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Tra le iniziative interne al parco, c'è l'incubatore d'imprese partito nel 2003 in collaborazione con l'università di Pisa (sedici aziende, 54% spin off dell'ateneo, 38% idee imprenditoriali e 8% sviluppo di tesi di laurea). A questo si aggiungono il consorzio Cubit per il settore delle telecomunicazioni e il Centro per l'open source, che la regione Toscana ha costituito insieme al polo di Navacchio e ai ministeri dell'Innovazione e degli Affari regionali. «Ci stiamo proiettando sul mercato come fornitori di servizi avanzati», dice Giari. Il polo, dunque, si apre sempre più all'esterno. I soci pubblici guardano con interesse all'opzione di allargare l'azionariato. «Siamo disponibili a far entrare altri partner, a cominciare dal comune di Pisa», annuncia il sindaco di Cascina. È la scommessa dei prossimi anni.
